Bottiglia blu

Acqua solarizzata blu: guarire con l’acqua

Corpo, anima, sole, vita ed acqua; non si tratta di oggetti piazzati a caso nell’universo o privi di qualsiasi genere di legame. Non si sbaglierebbe forse se li si definisse addirittura entità, materia viva o essenze  che tra loro interagiscono garantendosi vicendevolmente un equilibrio.

A tal proposito, avete mai sentito parlare dell’acqua blu solarizzata? Probabilmente no, ma approfondire, così come tentare, non costa niente: tuttalpiù ci guadagnerete un ritrovato equilibrio psicofisico.

Cos’è l’acqua blu solarizzata?

Ne avete sempre sentito parlare, ma non sapete esattamente cosa sia e come prepararla; non vi preoccupate, siamo qui per questo. Se volete dell’acqua blu solarizzata procuratevi una bottiglia di vetro completamente blu.

Al suo interno versate dell’acqua potabile, sino a riempirla del tutto, e poi tappate usando un turacciolo di sughero o un fazzolettino di carta.

Per circa una dozzina di ore lasciate che l’acqua raccolta riposi; non toccatela, non spostate la bottiglia, fate come se non ci fosse, dimenticatevi della sua esistenza. Trascorso questo periodo di tempo, lasciatela al sole oppure ancora sotto una grossa lampada ad incandescenza per un periodo di tempo che va dai 15 minuti ad un paio di ore: fate un po’ come vi suggerisce l’istinto. Alcuni durante questa fase mettono anche un sottofondo musicale: se volete far tutto per bene scegliete qualcosa di appartenente al repertorio di Bach o Mozart. Tappate di nuovo la bottiglia, stavolta utilizzando solo ed esclusivamente del sughero, e ponetela lontano da oggetti che emanano radiazioni (cellulare su tutti).

Se la vostra acqua è stata preparata per qualcuno, sulla bottiglia scrivete un messaggio d’amore, d’affetto o di semplice gratitudine: basta un “grazie!” oppure ancora un “Ti voglio bene“. In certi casi non sarebbe male se lo scriveste comunque, anche se la bottiglia è per voi stessi: ciò significa infatti caricare l’acqua di vibrazioni positive e gratificarvi quel tanto che basta per dare un po’ di serenità al vostro Io. Diversamente potreste scegliere di utilizzare dei simboli radionici cioè delle forme più o meno stilizzate capaci di regalare all’organismo delle piacevoli emozioni.

Dopo di che bevete (soprattutto se siete soliti trascorrere molto tempo davanti al PC), lavatevi, cucinate, preparate delle bevande: insomma sostituite l’acqua che utilizzate tutti i giorni con quella solarizzata. Lo scopo di tutto ciò? Semplicemente riallineare sé stessi al resto dell’universo, permettere al bambino che vive nel subconscio di ognuno di noi di venire di nuovo a galla mettendosi in contatto con Dio e con la propria spiritualità sopita, oppure ancora rielaborare i ricordi di tutta una vita e trovare per loro il giusto posto nella mente e nel cuore. L’acqua blu solarizzata è infatti una sorta di stimolante, un lasciapassare per aprire un canale comunicativo con l’impalpabile, per rinnovare i rapporti con gli elementi naturali e, perché no, con la propria anima.

Come funziona l’acqua blu solarizzata?

Probabilmente in molti avranno reagito con diffidenza a queste parole: come può un po’ d’acqua mettere l’anima in condizioni di ritrovare la pace, come può spingere qualcuno a ripristinare tutti i suoi equilibri psicofisici e riconnetterlo addirittura con l’universo e con Dio? E’ merito della bottiglia blu? Del sole? Si tratta solo di suggestione?

I sostenitori dell’efficacia di questo prezioso liquido partono dal presupposto che l’equazione acqua=vita è la più veritiera che la mente umana possa partorire: di acqua è fatto non a caso il nostro corpo (almeno per un buon 70%), di acqua è fatto il mondo (circa il 71% del globo è infatti occupato da mari, laghi, oceani, fiumi, ecc.) e di acqua è fatta la vita (senza di essa nessuna creatura sarebbe venuta alla luce, ad oggi si cerca sugli altri pianeti la prova dell’esistenza di altri esseri viventi partendo proprio dalla presenza o meno di distese d’acqua). Insomma, è impossibile negare che l’acqua è un elemento di primaria importanza.

Altro principio cardine su cui i sostenitori di questa idea fondano le loro convinzioni è che il prezioso liquido possa in qualche modo veicolare sensazioni, informazioni e stati d’animo: persino la fisica quantistica ha rilevato un legame tra la nostra volontà, le nostre azioni e le conseguenze più o meno volute sugli altri esseri umani e sul mondo circostante (elementi naturali compresi). Questa connessione con il resto dell’umanità, con il passato, con l’inconscio però non sempre è positiva: a volte infatti ci intrappola, altre volte è quasi castrante. Per liberarsi allora, così almeno afferma il dottor Ihaleakala Hew Len, bisogna bere dell’acqua solarizzata blu la quale funziona come una bevanda curativa ed i cui principi attivi, per così dire, sono l’amore con cui essa viene preparata per noi stessi o meglio ancora per gli altri e la cromoterapia.

Per poter funzionare al meglio, avverte ancora l’esperto, l’acqua utilizzata non deve provenire dagli scaffali del supermercato, ma essere diretta, viva e ovviamente potabile. Ciò perché nel suo continuo fluire essa assorbe l’energia, i pensieri ed i ricordi di altri (in pratica bollate in questo caso come scorie emozionali).

Le confezioni industriali sono, almeno da questo punto di vista,  poco pure dato che sono entrate in contatto con milioni di persone che più o meno inconsciamente hanno impresso su di esse ricordi e sensazioni. L’acqua diretta invece non ha questo genere di problema ed è quindi un più efficace ausilio nel lento processo di purificazione interiore.

Insomma si tratta di una teoria che ha una sua logica interna, ma che non tutti possono comprendere e condividere pacificamente. Se non sapete che cosa pensare o siete titubanti in proposito ricordate di approcciarvi a questa “entità” con rispetto: perché l’acqua blu solarizzata funzioni e generi in voi tutti gli effetti positivi che vi aspettereste sono necessarie infatti, oltre ai requisiti e all’osservazione dei passaggi poco prima descritti, alcune semplici cose: amore verso sé stessi ed il prossimo, piena fiducia in questa sorta di rituale e una particolare disposizione dell’animo…

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