Cerimonia te giapponese

Come realizzare un arredo bio con futon e altri elementi della tradizione giapponese

L’armonia degli arredi per la cultura giapponese è indispensabile. Nato dalla tradizionale dottrina cinese del Feng Shui, questo pensiero prende il nome di Ka-So e ha l’obiettivo di generare all’interno dell’abitazione un’armonia totale delle energie.

L’arredo bio è uno degli elementi più importanti in particolare quando la filosofia zen si fonde con le più moderne esigenze occidentali. Ed è proprio questo che gli occidentali amano nell’arredamento, il saper unire alla perfezione due modi di pensare molto diversi e due visioni dell’arredamento distanti, eppure capaci di fondersi con forte sintonia.

Arredo bio significa arredo naturale, quindi legname da filiera controllata, cotone certificato, finiture e colori ad acqua, biodegradabilità al 100%, lavorazione artigianale italiana. Realtà come VivereZen offrono numerose possibilità di scelta per arredare la propria casa con la tipica atmosfera  giapponese caratterizzata dalla leggerezza, dal minimalismo e dalla perfetta armonia tra gli arredi.

Sì, perché se è vero che in Giappone sono importanti gli elementi che vengono scelti, vero è che importante lo è ancora di più la filosofia zen che si nasconde dietro a ogni scelta di una tradizionale casa nipponica. Ciò significa che per arredare in perfetto stile zen una casa occidentale è necessario immergersi nella filosofia giapponese del vivere zen ancor prima di organizzare il design.

L’arredo naturale è indispensabile non solo perché rispetta il nostro corpo, ma soprattutto perché si fonde con le emozioni e con i pensieri di ognuno.

Dettaglio che viene rappresentato molto bene dalla scelta del letto che deve essere in legno, materiale naturale per eccellenza che rifiuta anche il più piccolo elemento in metallo. Questo perché il metallo ha un’influenza negativa sul sonno. Sembra, infatti, che questo materiale favorisca la creazione di campi elettromagnetici nella stanza, che disturbano il sonno. Motivo per cui le stanze giapponesi prevedono l’arredo bio e rispettoso della natura oltre che del proprio corpo.

L’arredo bio nel dettaglio

Una volta conosciuta con precisione la filosofia che si nasconde dietro alle scelte di arredamento made in Japan. È necessario procedere con quella che è la tipica stanza giapponese, realizzata rigorosamente con arredo bio, per le motivazioni che abbiamo già spiegato.

Quella del vivere zen è una filosofia che anche gli occidentali stanno da tempo abbracciando, proprio perché si è intuito che sia perfetta per trovare la pace con se stessi e la serenità nel condividere il tempo con gli altri e nell’affrontare i motivi di stress che sogni giorni ci assalgono.

Per i giapponesi anche in casa si deve rispettare la filosofia zen che desidera la sintonia tra gli elementi di arredo naturale.

In primis la casa giapponese è essenziale, minimalista e rispettosa della natura con cui ha un rapporto strettissimo. In questi ambienti si nota la mancanza di disordine e confusione, ma una perfetta linearità degli arredi. Per realizzare un perfetto stile Japan in casa basterà eliminare piuttosto che aggiungere, del resto è questo il cuore del minimalismo, prezioso per i giapponesi e per il vivere zen.

Sono vietati i soprammobili, i quadri alle pareti e i tappeti. Gli unici elementi che l’arredo bio nipponico accetta sono i tatami, stuoie composte da un rivestimento in giunco intrecciato che i giapponesi utilizzano come pavimentazione per tutta la casa o come luogo in cui appoggiare il futon, il loro tipico materasso.

In Giappone l’open space è un elemento che prende forma in ogni angolo, grazie soprattutto all’assenza delle porte. Sì, perché al posto di queste in una tipica casa zen ci sono gli shoji, i pannelli che rappresentano una valida alternativa alle porte. Solitamente vengono realizzati

con carta traslucida e legno naturale e disponibili in diverse varianti tutte personalizzabili a seconda degli spazi e delle esigenze. Si tratta della scelta perfetta per chi ama l’arredo bio e che ha poco spazio a disposizione che le porte tenderebbero a ridurre ancor di più. I pannelli sono anche il modo ideale per suddividere gli spazi garantendo una luce intesa alla casa, senza oscurare alcun ambiente.

L’arredo naturale permette di rispettare con naturalezza tutti questi dettagli del Vivere zen.

Gli elementi del vivere zen

Un arredamento che risponda a quelli che sono i criteri del vivere zen è rispettoso dell’anima della casa e di tutto ciò che la circonda.

Un elemento che ha particolare importanza in questo tipo di arredamento è quello dei giardini meditativi che sono caratterizzati da arredi ben precisi come rocce, percorsi, sabbia e miniature di piante e fiori. Si tratta di giardini curati nei minimi dettagli, come tutte le parte della casa, del resto.

In Giappone i giardini non hanno la funzione esclusiva di essere belli come quelli occidentali. Questi spazi sono luoghi importanti in cui si prende il tè (altra operazione simbolo del Giappone), si trascorre il tempo, ci si rilassa e, soprattutto, si medita. Ed è proprio per questo che prendono il nome di meditativi.

I giardini giapponesi rispettano tutto quello che un perfetto arredo bio prevede, non solo perché gli elementi che gli danno forma sono realizzati con materiali naturali, ma soprattutto perché quasi tutto l’arredamento è fatto con prodotti di Madre Natura. Alberi, rocce, sabbia. In un giardino così pensato non possono mancare.

Uno dei gesti più importanti che si fanno in questi giardini è quella della di bere il tè. Anche chi non  è appassionato di cultura giapponese sa bene quanto sia importante in quel luogo la cerimonia del tè che ha delle proprie regole e ruoli ben precisi. In Giappone, infatti, il momento del tè è sacro.

Cha no yu, questo il nome della cerimonia, è una delle arti tradizionali zen più note e rappresenta da sempre un  rito sia sociale che spirituale. A codificarlo è stato il monaco buddista e maestro del tè, Sen no Rikyu alla fine del XVI secolo.

Nei monasteri buddisti, dove il rito ha preso forma, il consumo del tè aveva un duplice scopo: far mantenere svegli i monaci durante le lunghe ore di meditazione e aiutarli nella ricerca interiore di sé. Per i monaci zen la cerimonia del tè ha la stessa importanza delle arti: dalla pittura alla poesia,  fino alla calligrafia.

Questo sito utilizza cookie tecnici per migliorare la tua navigazione. Clicca su Maggiori informazioni se vuoi saperne di più e su Accetto per dare il tuo consenso. Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi