Bastet

Bastet la dea gatto

A partire dalla VI dinastia egiziana, Bastet è stata una divinità davvero molto importante; solo nella città di Per Bast, situata ad ottanta chilometri dal Cairo, sono stati ritrovati numerosi templi a lei dedicati. Bastet era festeggiata il 31 ottobre ed il suo culto era molto popolare, essendo una divinità in grado di stimolare amore e sessualità.

Bastet: la sua rappresentazione

Inizialmente, Bastet era considerata una divinità solare e personificava il calore benefico del sole, al contrario di Sekmet che ne incarnava il calore bruciante; in epoca greca venne, poi, assimilata ad Artemide, divinità lunare. Ad Efeso, Bastet era venerata soprattutto come dea della fertilità; alcune statue la ritraggono come una giovane munita di arco e frecce, mentre altre la mostrano con il busto coperto di protuberanze rotondeggianti. Tuttavia, bisogna attendere la II dinastia per vedere la divina Bastet rappresentata come un gatto selvatico o come una leonessa; poi, dal 1000 a.c., assunse la forma forse più conosciuta, ovvero quella di gatto nero o donna con la testa di gatto.

Il culto del gatto

Il gatto, grazie alla sua capacità di proteggere il granaio dai topi e, di conseguenza, di proteggere il popolo dalla carestia, era un animale sacro in tutto l’antico Egitto e gli venivano dedicati templi, poesie, invocazioni. Gli egizi furono talmente devoti alla dea Bastet e ai gatti che promulgarono leggi speciali; inoltre, chi attentava alla vita di un gatto, sarebbe stato severamente punito.

Bastet: origini e caratteristiche

La leggenda racconta che Ra, furioso contro l’umanità, inviò la dea affinchè sterminasse gli uomini; sotto le sembianze della crudele Sekhmet, non si fece attendere e diede inizio alla strage. Solo successivamente, Ra decise di richiamare la dea furiosa e, per placare la sua ira, le fece bere dal terreno un composto dalla consistenza simile al sangue, fatto di birra e ocra rossa; dopo averlo bevuto Sekhmet, ubriaca, si addormentò e placò la sua rabbia. Passata la collera, la dea assunse la forma di Bastet.

 Bastet, figlia di Ra, è una divinità dal duplice aspetto, pacifico e feroce. Rappresentata come gatta o donna-gatto, la divinità protegge l’umanità e rappresenta la dea della gioia e delle partorienti; al contrario, rappresentata con la testa leonina, è la possente dea della guerra, nota per la sua ira. Bastet è un vero e proprio felino; è una dea attraente ma pericolosa, dolce ma crudele. Da una parte è il simbolo della femminilità, è la protettrice del focolare e della maternità ma, allo stesso tempo, è anche pronta a lottare.

La duplicità di questa divinità è continua; seduce ed incanta ed in lei sono presenti il maschile solare ed il femminile lunare; è la dea dell’amore, della gioia, del piacere e della danza e protegge gli animali a lei sacri, come i gatti. Bastet incarna tutto quello che di più intimo e femminile è rinchiuso in noi e che attende solo la possibilità di emergere come, ad esempio, sensualità e dolcezza, fascino e generosità’, amore e passione, desiderio e piacere.

Questo sito utilizza cookie tecnici per migliorare la tua navigazione. Clicca su Maggiori informazioni se vuoi saperne di più e su Accetto per dare il tuo consenso. Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi