La scrittrice e chiaroveggente Doreen Virtue è stata la prima a parlare dei bambini cristallo, una nuova generazione di bambini successiva a quella indaco.
Le caratteristiche
L’aura di questi bambini è multicolore ed opalescente; hanno doti innate di spiritualità ed elevate capacità psichiche. La loro personalità è caratterizzata da estrema gentilezza e da un livello di sensibilità molto elevato.
I bambini cristallo sono affascinati dalle rocce e dai cristalli e sono caratterizzati da occhi molto profondi, grandi e penetranti; hanno occhi in grado di incantare e di leggere dentro all’animo delle persone che incontrano.
Sono bambini nati dal 2000 in poi, con un’età compresa tra 0 e 7 anni; caratterialmente calmi e pacifici, sono bambini inclini al perdono e deliziosi. Secondo le teorie attuali, i bambini cristallo non sono molto numerosi perché l’umanità non è ancora in grado e pronta per accoglierli; la loro natura è molto potente e grazie a loro, sarà possibile essere condotti ad un livello evolutivo successivo.
A causa della loro capacità di comunicare anche telepaticamente o, comunque, non verbalmente, i bambini cristallo iniziano a parlare più tardi rispetto agli altri bambini, generalmente attorno ai 3 o 4 anni. Tuttavia, questo uso tardivo della parola viene, molto spesso, erroneamente diagnosticato come problema di linguaggio, fino ad arrivare a parlare di autismo.
Le differenze con i bambini indaco
I bambini indaco sono piccoli guerrieri che spianano la strada ai bambini cristallo, coloro che saranno, poi, in grado di condurre l’umanità verso un mondo più sicuro. I bambini indaco hanno il colore del chakra del terzo occhio, quello situato fra le sopracciglia; sono considerati bambini chiaroveggenti e sono in grado di fare piazza pulita del passato.
I bambini cristallo, invece, rappresentano una guida nel cambiamento collettivo dell’umanità; maggiormente evoluti rispetto ai bambini indaco, sono esseri in grado di aprire la dimensione del cuore, di fondamentale importanza per raggiungere un livello di consapevolezza superiore.
Mentre i bambini indaco sono spesso associati a sintomi quali deficit dell’attenzione e iperattività, i bambini cristallo sono associati all’autismo, soprattutto a causa delle alternative forme di comunicazione che essi adottano.
Anche il loro carattere è molto differente; i bambini indaco sono empatici, consapevoli delle proprie capacità, anticonformisti. Sono spiriti liberi, piccoli ometti determinati e disposti a tutto in nome della giustizia; sono anime creative pronte a ribellarsi alla realtà quando questa diventa troppo limitante.
I bambini cristallo, invece, sono molto più tranquilli, comprensivi ed accomodanti. Proprio per la loro sensibilità ed empatia, sono bisognosi di affetto ed amore; hanno necessità di vivere in un ambiente sicuro, dove loro possano coltivare la loro anima, senza isolarsi dal mondo.
Profondamente intuitivi, i bambini cristallo sono sempre in pace con loro stessi e vivono in profonda armonia con gli altri esseri; per questo, amano la natura e gli animali.