Mattina natura

Il percorso di crescita personale

Il percorso di crescita personale prima o poi interessa tutti. Si tratta spesso di una lunga serie di momenti che presentano delle difficoltà, ma a cui si alternano anche grandi soddisfazioni.

A ben pensare poi questo particolare tragitto psichico, fisico ed emotivo sembra non finire mai, nemmeno superata una certa età, nemmeno quando si pensa di essere ormai giunti laddove dovevamo arrivare.

Abbiamo chiesto un parere alla Dott.sa Cinzia Festa (vedi sito) in merito a questo argomento.

Un percorso individuale

“Il mondo è bello perché è vario” recita un vecchio adagio popolare: verissimo, ma come corollario potremmo aggiungere anche che tutti i percorsi di crescita personale sono tra loro differenti. Ognuno di essi infatti è il risultato di attitudini, motivazioni, inclinazioni, storie di vita ed ambizioni diverse e variamente combinate.

Quello che accomuna tutte queste esperienze è però il sacrificio costante profuso per evolversi, crescere e maturare.

Suggerimenti utili

Partiamo dall’idea che anche se si ha ben chiaro quale debba essere il proprio percorso di crescita personale, il proprio punto di arrivo insomma, non è detto che bisogna raggiungerlo dall’oggi al domani. In molti casi questo significherebbe bruciare le tappe, precludersi delle esperienze o non godere di ciò che di buono ha da offrirci la vita. Si cresce velocemente, si cresce senza nemmeno accorgersene ma non è necessario insomma forzare la mano.

Quando, un po’ alla volta, si raggiungono degli obiettivi poi è bene guardarsi indietro, vedere quanta parte di strada si è già percorsa e dov’era il punto di partenza: tutto ciò è motivante ed incoraggiante, a prescindere dai risultati raggiunti. Non meno rilevante è inoltre considerare quali sono stati gli ostacoli che la vita o il destino ci hanno fatto trovare sul cammino e come questi abbiano in qualche modo influito sul percorso di crescita.

Altro punto nodale? Non si tratta di una gara e si può sempre cambiare rotta, insomma: non esiste una strada più giusta di un’altra e non esiste un individuo che cresce meglio rispetto ad un altro.

La strada

La strada da percorrere, mettiamoci l’anima in pace, è spesso lunga e tortuosa, ma porta sempre ad un bel posto. Essa si compone in genere di 4 tratti. Il primo è quello della partenza che corrisponde al momento in cui si raggiunge la consapevolezza che per migliorarsi è necessario mettersi in gioco. In questa fase tra l’altro si decide anche quale sarà la meta del peregrinare.

Il tragitto

Segue poi il tragitto vero e proprio da non percorrere mai senza un’adeguata dose di amor proprio e di capacità di ascolto di sé stessi, degli altri e del mondo che ci circonda. In questa fase impariamo a sfruttare le nostre risorse per ottenere degli obiettivi, a conoscerci ed a non lasciarci influenzare dalla negatività.

Ed a proposito di negatività: la terza fase del percorso di crescita è rappresentato proprio dagli ostacoli e dalle sfide che poi, lo vedremo una volta giunti a destinazione, sono proprio gli elementi che ci hanno consentito di crescere.

Il traguardo

Ed alla fine ecco il traguardo, il piacere personale di sapersi dei vincenti o di aver raggiunto un obiettivo. Soddisfatti ed orgogliosi di sé stessi a questo punto, dopo essersi compiaciuti un po’ del proprio risultato, si individuerà un nuovo percorso evolutivo da affrontare con crescente entusiasmo e motivazione.

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