Valchiria

Le dee guerriere

Le dee guerriere sono figure archetipe in grado di incarnare valori come coraggio, fierezza, forza e potere.

Atena

Una delle dee guerriere più note è Atena, identificata da un elmo che indossa sempre sulla testa; in origine, era la Dea della casa, protettrice del legame familiare e, per estensione, divenne protettrice della città. Atena, oltre che Dea guerriera, era anche la Dea della ragione, delle arti, del commercio e dell’industria. Tuttavia, è ricordata soprattutto come una divinità fiera che puniva severamente chi osava entrare in competizione con lei.

Bellona

Bellona, dea della guerra, ha avuto origine con la nascita di Roma, città nella quale era tenuta in alta considerazione; descritta come l’ombra femminile di Marte, questa divinità, oltre ad abbracciare gli aspetti militari della guerra, ne accoglieva anche gli aspetti diplomatici.

Rappresentata con serpi per capelli e con in mano una frusta insanguinata, era una figura molto importante; proprio nel tempio in suo onore, i romani davano inizio e terminavano le campagne militari, oltre ad accogliervi anche gli ambasciatori dei paesi con i quali erano in conflitto.

Durga

Secondo la dottrina induista, Devi raccoglie in sé tutte le dee, anche se appare sotto molteplici forme e con nomi diversi; una delle più terribili e delle più antiche è Durga, la Dea Energia. Essa rappresenta il coraggio di chi combatte contro il male ma, allo stesso tempo, ha una forte connotazione intellettuale in quanto rappresenta la fine di tutte le cose.

Anat

Anat, Dea semitica nord-occidentale, è caratterizzata da quattro aspetti distinti; è guerriera, madre, vergine e prostituta. Pur essendo creatrice del proprio popolo, poteva essere anche un’assassina assetata di sangue in grado di combattere con furia. La sua incredibile forza era al pari della sua energia sessuale. Si narra fosse discesa negli inferi per vendicare la morte del marito e uccidere il dio dell’oltretomba, Mot.

Il suo culto si diffuse in Egitto durante il periodo del Nuovo Regno.

Sekhmet

Venerata come Dea della guerra, delle guarigioni e delle epidemie, Sekhmet veniva raffigurata come leonessa o come una donna dalla testa di leone, la belva più feroce presente nell’immaginario egizio. Questa divinità era la terribile e temuta figlia di Ra, caratterizzata da ferocia, violenza ed ira distruttiva.

Le Amazzoni e le Valchirie

La leggenda parla di un paese popolato dalle Amazzoni, donne incredibili che, una o due volte all’anno, si recavano ai confini per accoppiarsi con gli uomini delle tribù vicine, per poi trattenere le figlie femmine. Alla guida del loro popolo vi erano due regine, una che si occupava della difesa e una che si occupava del comando interno; le Amazzoni formavano un potente esercito a cavallo, con scudi a forma di edera e asce a doppio taglio. Ancora non è chiaro se questo popolo sia esistito davvero oppure no.

Le Valchirie provengono dalle leggende e dalla mitologia scandinava; queste donne bellissime e statuarie, dai lunghi capelli biondi, erano inviate da Odino nei luoghi dove infuriavano battaglie. Erano loro ad accendere i combattimenti e a scegliere i guerrieri destinati a morte gloriosa.

Al-Uzza

Uzza è il nome della vergine guerriera venerata dagli antichi arabi; era adorata dallo stesso Maometto come Dea del deserto e stela del mattino.
Assieme ad Al-lat e Menat, Al-Uzza faceva parte della grande triade degli arabi antichi e il suo culto si spense solo un millennio dopo la distruzione del suo luogo sacro.

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