Orologio astrologico

Oroscopo: origini, perché crederci e astrologi famosi

L’oroscopo è una pratica antichissima da alcuni considerata capace di dare responsi sul proprio destino, da altri creduta nient’altro che una superstizione. Ma dove sta la verità? Scopriamolo insieme.

Cenni storici

L’oroscopo ha origini antichissime: le sue radici giungono indietro nel tempo sino all’epoca dei popoli mesopotamici, parliamo quindi di qualche millennio fa. I Babilonesi ritennero per primi di poter individuare delle connessioni tra il movimento dei pianeti e la storia umana. Traccia di questa idea è l’Enuma Anu Enlil, una serie di tavole dell’epoca in cui si illustra una teoria secondo la quale gli eventi celesti possono essere raggruppati in quattro macrocategorie ciascuna delle quali decisa e presieduta da una diversa divinità.

Da lì a qualche secolo l’oroscopo varcò i confini della Mesopotamia diffondendosi in tutti i paesi del Mediterraneo. Giunti intorno al III sec. a.C.,  i Greci pensarono di poter utilizzare il cielo non soltanto per predire la sorte di una comunità, ma addirittura del singolo. Da qui l’oroscopo personalizzato.

Cos’è l’oroscopo

L’oroscopo che leggiamo sui giornali o ascoltiamo in tv è basato solo sul proprio segno zodiacale, che è tale in base alla posizione in cui si trovava il Sole nel momento in cui si è nati. Per questo è anche chiamato oroscopo solare.

Questa categoria di oroscopo si basa sulla ruota dello zodiaco, vale a dire un cerchio ideale suddiviso in 12 sezioni (i vari segni) ciascuna delle quali descrive un angolo di 30° all’interno del sistema. Ogni segno consta poi di tre decadi (0°-10°/10°-20°/ e 20°-30°).

Fare un oroscopo uguale per tutti i nati sotto lo stesso segno ovviamente non può che dare risultati inesatti, generici, perché è evidente che alle persone non acacdono le stesse cose perché hanno lo stesso segno. Allora perché viene fatto? Semplicemente perché se l’astrologo prende gli aspetti positivi e riesce a raccontarli trasmettendo fiducia, può aiutare la gente a trovare la forza in sè stessa per affrontare situazioni anche delicate.

Un oroscopo più attento avrebbe bisogno di conoscere l’ascendente e con questa informazione, l’astrologo riesce già a dare informazioni molto più dettagliate e specifiche alla persona.

Gli astrologi oggi

Gli habitué degli oroscopi finiscono alla lunga per avere il loro astrologo preferito. Tra questi non possiamo non citare Branko, decano dell’oroscopo in Italia, attivo in TV, alla radio e sui giornali. Ogni anno pubblica il Calendario Astrologico che contiene l’oroscopo del nuovo anno segno per segno.

Molto noto è anche Paolo Fox, anch’esso attivo tanto in televisione quanto in radio. Se ti piacciono le sue previsioni, questa pagina sul sito ultimora.news raccoglie tutto l’oroscopo di Fox, da quello giornaliero a quello settimanale. Il suo oroscopo, nel quale assegna da 1 a 5 stelle per ciascun segno, tende sempre a tirare il meglio dalle persone.

Parecchio successo riscuote Simon&theStars, al secolo Simone Morandi, un principe del foro oggi astrologo conosciutissimo dagli internauti, tabto che la sua pagina Facebook conta più di 270mila followers. In una lunga intervista al Corriere della Sera ha raccontato: “È impossibile dimostrare che sia tutto vero, ma anche che non lo sia”.

Apprezzati sono infine l’estroso e divertente Rob Brezsny che racconta l’oroscopo attraverso delle storie e le gemelle Tali e Ophira Edut, attive sul loro sito oltre che a gestire rubriche famose.

Chi crede agli oroscopi?

Almeno una volta nella vita abbiamo letto tutti il nostro oroscopo: non importa se per gioco, intrattenimento o perché veramente convinti che esso possa predire il futuro.

Ma chi sono gli habitué delle previsioni astrologiche? Per quanto riguarda gli italiani circa la metà della popolazione. Persone istruite o no, religiose o meno, appartenenti a ceti diversi, osservatori occasionali, vittime di curiosità passeggere o di periodi particolarmente bui e così via. Pare anche che, tendenza alquanto recente, determinate aziende assumano i loro dipendenti soltanto dopo aver chiesto lumi alle stelle.

Tra i più attenti alle previsioni astrologiche per tradizione possiamo collocare inoltre gli uomini di potere: in passato non c’era corte senza un buon astrologo.

Perché si crede agli oroscopi?

Parliamo di chi crede veramente agli oroscopi, di quelle persone che non escono di casa se sul giornale trovano delle previsioni negative per la giornata o che non accettano la corte di un pretendente senza prima aver verificato i rispettivi quadri astrali.

Dietro al bisogno di credere all’oroscopo, secondo molti psicologi, si cela il naturale desiderio di conoscere sé stessi e gli altri, obiettivo che così agendo diventa facilmente raggiungibile per tutti. Ciò basta spesso a rassicurarci, soprattutto nei momenti no.

La facilità di identificazione nelle previsioni e nelle descrizioni caratteriali è agevolata dal fatto che gli addetti ai lavori usino spesso un linguaggio vago e dei responsi sibillini.

Gli psicologi sostengono anche che quando percepiamo l’oroscopo come veritiero siamo in realtà vittime di un inganno mentale. Il nostro cervello infatti tende ad adattare le informazioni ricevute alla quotidianità vissuta, garantendosi quelle rassicurazioni di cui sopra. Un meccanismo molto simile a quello descritto avviene quando si dà retta alle parole di grandi veggenti del passato o contemporanei. Essi si mantengono sul vago e noi tendiamo a dimenticare i loro flop ricordandoci invece delle previsioni che sembrerebbero essere andate a segno.

Inoltre, sono ancora gli psicologi a parlare, se per qualche motivo quanto previsto dovesse piacerci o ci dovesse sembrare particolarmente plausibile, siamo inconsciamente portati a farlo accadere. Dato che l’astrologia è una disciplina ad oggi ancora molto controversa, negli anni sono nati diversi enti volti a svelare i possibili inganni perpetrati dai soliti furbetti ai danni dei consumatori. Tra queste ricordiamo il CICAP.

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